Brasile,"sbaglio bimba scomunicata"

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ravensteam
view post Posted on 15/3/2009, 11:12




"Scomunicare pubblicamente una bambina brasiliana di 9 anni, mettendone in piazza lo stupro da parte del padre e il successivo aborto, è stato non solo un atto "privo di misericordia", ma anche un danno alla "credibilità dell'insegnamento della Chiesa". A sostenerlo è nientemeno che il presidente della Pontificia accademia per la Vita, mons.Rino Fisichella, la massima autorità vaticana in materia di bioetica.
Una condanna severa dell'iniziativa del vescovo di Olinda e Recife, Josè Cardozo Sobrinho, il quale, appreso della dolorosa vicenda, aveva annunciato ai giornali, con una prassi inconsueta anche per lo stesso diritto canonico, la scomunica dei medici e dei familiari della bambina che avevano favorito l'aborto. Giudizi che invece hanno risparmiato dalla scomunica lo stupratore: un fatto sul quale fin dall'inizio molti esponenti vaticani avevano manifestato perplessità.
Ora monsignor Fisichella, in un articolo dal titolo "Dalla parte della bambina brasiliana" apparso sull'Osservatore romano, non solo critica il vescovo, aprendo di fatto un nuovo fronte nei dilaganti dissapori in atto nella Chiesa, ma propone anche alcune riflessioni sulla morale cattolica, in particolare sull'aborto, destinate a far discutere.
Per il presidente della Pontificia Accademia per la Vita, quella della bimba brasiliana è "una storia di quotidiana violenza" che "ha guadagnato le pagine dei giornali solo perché l'arcivescovo di Olinda e Recife si è affrettato a dichiarare la scomunica per i medici che l'hanno aiutata a interrompere la gravidanza". Invece, la bambina "doveva essere in primo luogo difesa da tutti, senza distinzione alcuna. Prima di pensare alla scomunica era necessario e urgente salvaguardare la sua vita innocente e riportarla a un livello di umanità di cui noi uomini di Chiesa dovremmo essere esperti annunciatori e maestri. Così non è stato e, purtroppo, ne risente la credibilità del nostro insegnamento che appare agli occhi di tanti come insensibile, incomprensibile e privo di misericordia". E l'aborto, pur chiaramente condannato dalla morale cattolica, "non basta per dare un giudizio che pesa come una mannaia".
La bambina, osserva ancora il porporato, portando avanti la gravidanza avrebbe rischiato la sua stessa vita. "Decisione ardua - ammette il prelato - per il medico e per la stessa legge morale", come tante altre "che si ripetono quotidianamente nelle sale di rianimazione. La morale cattolica ha princìpi da cui non può prescindere anche se lo volesse". La scomunica, per chi pratica l'aborto, secondo il diritto canonico è automatica, ma "non c'era bisogno di tanta urgenza e pubblicità". E in ogni caso la "misericordia, pur mantenendo fermo il principio", deve saper "guardare oltre la sfera giuridica per raggiungere ciò che il diritto stesso prevede come scopo della sua esistenza: il bene e la salvezza di quanti credono". "

Tgcom

Siete d'accordo con il vescovo che ha scomunicato la bambina o con il monsignor Fisichella che condanna questo gesto?
 
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